beverage

Coltivate con metodi biodinamici su un terroir di sabbia e limo, le uve di vermentino sono oggetto di una pressatura diretta dei grappoli interi, a cui segue la fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox termoregolate. L’invecchiamento avviene poi sulle fecce fini per sei mesi.

ABBATUCCI "FAUSTINE CORSICA" 2022

ll vino matura prevalentemente in acciaio, solo una minima parte vede anche botte grande, fino al momento dell’imbottigliamento.

CAPICHERA "CAPICHERA" 2020

CAPICHERA LINTORI 2021

Blend di Vermentino e Viognier, le due uve vengono vinificate e affinate in modi diversi, con uso dell'acciaio per il Vermentino e del legno per il Viognier.

GAJA -  CA MARCANDA "VISTAMARE" 2022

Il Vermentino di Sardegna “Olieddu” di Mario Bagella nasce nella bella Isola sarda, in un piccolo paesino bagnato dalle acque del Mediterraneo. Mario Bagella si laurea in Agraria e successivamente mette in pratica gli studi effettuati decidendo di produrre vino autentico che possa rispecchiare in toto le potenzialità della sua terra. La filosofia di lavoro è guidata dalla consapevolezza che esiste un legame antico e unico tra l’uomo e la terra e che i frutti che essa dona debbano essere lavorati nel rispetto delle naturali fasi di sviluppo, crescita e maturazione: solo così, infatti, possono nasce vini genuini e autentici.







I vigneti del Vermentino di Sardegna “Olieddu” di Mario Bagella sono coltivati a un’altitudine di circa 120 metri sul livello del mare e i filari vengono mantenuti asciutti dalle brezze marine che continuamente soffiano, garantendo anche un clima mite e temperato, senza eccessi sbalzi di temperatura che potrebbero nuocere al raccolto. Il terreno è principalmente calcareo per vini dal carattere intenso e deciso. La vendemmia delle uve avviene in cassette di circa 10 kg nel periodo della prima decade di settembre. In cantina si verifica una macerazione a contatto con le bucce per circa 18 ore per poi subire una fermentazione spontanea grazie all’azione dei lieviti indigeni. Affina 8 mesi sulle fecce fini.

MARIO BAGELLA "OLIEDDU"  2021

Il “Costa di Giulia” è un Bolgheri Bianco che nasce da un sapiente taglio fra Sauvignon e Vermentino, pensato e realizzato da Michele Satta a partire dal 1997. L’apporto del Sauvignon è fondamentale per il risultato organolettico finale: conferisce maggior carattere e struttura, garantendo quel sorso ampio e morbido che aveva in mente Michele sin dagli inizi della produzione. Si tratta insomma di un vino bianco toscano di notevole personalità aromatica, capace di esaltarsi ancora maggiormente in futuro, dopo alcuni anni di affinamento in bottiglia, riservando belle sorprese.

Il Bolgheri Bianco “Costa di Giulia” viene realizzato dalla cantina Michele Satta unendo un 30% di Sauvignon a un 70% di Vermentino. La vendemmia si svolge tra l’inizio e la metà di settembre e i grappoli vengono portati nei locali adibiti alla vinificazione per procedere con la diraspatura. Gli acini vengono poi pressati lentamente e sofficemente, e il mosto decanta per 2-3 giorni a una temperatura di 4-5 gradi centigradi. Dopo la sfecciatura inizia la fermentazione, che si svolge in acciaio a basse temperature per circa un mese. L’affinamento si svolge interamente in acciaio sulle fecce fini per un semestre. Il vino è poi imbottigliato senza alcuna chiarifica.

MICHELE SATTA "COSTA DI GIULIA" 2022

L’origine di questo vitigno pare essere la Spagna da cui si sarebbe diffuso sulle coste tirreniche settentrionali dove ancora oggi è ampiamente coltivato.



L’etichetta raffigura l’Italia prima che Nizza venisse ceduta alla Francia. La mappa, originale, è di proprietà della famiglia Rondelli, acquistata nel secolo scorso nel mercatino di Portobello a Londra.



Ottenuto dalla pressatura soffice



delle uve Vermentino e vinificato a temperatura controllata con lieviti selezionati e permanenza sulle fecce fini